Al contrario di quello che potreste pensare questo film non è il seguito del famoso Alien di Ridley Scott! È un film italiano di fantascienza del 1980, scritto e diretto da Sam Cromwell ovvero Ciro Ippolito, il quale, poco dopo l’uscita al cinema di Alien, ebbe l’idea di girare un sequel del film anche se non ufficiale.
Ma qual è la trama? Possiamo riassumere in poche parole il nocciolo del film: un gruppo di speleologi trova delle pietre blu che cominceranno a trasformarsi in alieni, attaccheranno i nostri personaggi seguendo i canoni del genere horror fantascientifico.
È molto curioso, quasi divertente, ascoltare su YouTube il regista stesso parlare di questa vera e propria avventura da lui intrapresa insieme al montatore Broglio. Cominciarono a creare un interesse attorno al loro progetto per ottenere i finanziamenti necessari per la realizzazione, ottenendo quattrocento milioni in cambiali, com’era solito all’epoca. Furono spesi in pochissimo tempo dai due non per la produzione del film bensì per l’acquisto di due automobili di lusso e una vacanza a Cannes! Il problema è che il film andava realizzato e così ottennero altri 300 milioni che furono sufficienti per girare.
Ciro Ippolito doveva presentare ai suoi produttori qualcosa di concreto e dunque ha l’idea di ambientare il film nelle grotte di Castellana in Puglia: tutt’altra ambientazione rispetto all’Alien originale!
All’inizio non doveva essere Ippolito a dirigere il film ma risultò l’unico disponibile in quel momento. I problemi sorsero per gli effetti speciali necessari per la realizzazione del mostro: il regista ebbe l’intuizione di simulare di riprendere la scena dall’interno dell’occhio del mostro ricoprendo l’obiettivo della telecamera con della trippa come aveva suggerito Mario Bava! Durante la produzione del film arrivò la Digos chiamata dai condomini del palazzo dove si stava girando, spaventati dalle urla che provenivano dallo scantinato: l’intera troupe fu inizialmente accusata di omicidio e occultamento di cadavere! Altro fatto singolare è che la Fox, produttrice dell’originale di Ridley Scott, tentò in tutti i modi di comprare i diritti del film per distruggerlo, non riuscendo nel suo intento avviò una battaglia legale che però perse in quanto il nome “Alien” non era un marchio proprietario!
La sceneggiatura purtroppo ha molti buchi e questo fa perdere parecchi colpi al film che risulta molto impreciso, approssimato con una colonna sonora molto semplice e ripetitiva: la critica è stata molto severa infatti. Sinceramente eravamo preoccupati più per gli effetti speciali che invece risultano, considerando i pochi mezzi a disposizione, abbastanza buoni. È un film che è diventato un cult non certo perché è un capolavoro quanto per la storia della sua produzione. Merita ricordare la conclusione, la parte migliore, quella che possiamo salvare!
Da vedere? Direi di no, se non siete dei cultori del cinema!
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CHI SONO?
Carlo Guglielmo Vitale, classe ’87, romano, disabile (distrofia muscolare). Appassionato a tutte le forme d’arte (musica, cinema, teatro, pittura) e di pensiero (filosofia, poesia)… Giornalista pubblicista, Laurea in Scienze Politiche, dipendente della Regione Lazio selezionato con pubblico concorso. Socio dell’Associazione Culturale Meltin’Pot sin dalla sua fondazione nonchè collaboratore della testata MPnews. -
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