CINEMA – “Paterson”

“Paterson” è un film che possiamo etichettare come leggermente drammatico. Scritto e diretto da Jim Jarmusch , uno dei più importanti cineasti indipendenti statunitensi, è uscito nel 2016 ed è stato candidato in diversi concorsi internazionali. Al festival di Cannes ha ottenuto la nomination per la “Palma d’oro” ed è riuscito a vincere l’insolito premio “Palm Dog Award” per l’ottima performance del dispettoso cane Marvin.

“Paterson” è una pellicola molto particolare: non narra una storia come tradizionalmente avviene al cinema, a differenza di quanto potremmo immaginare, ovvero con una trama ben precisa e lo sviluppo di una serie di eventi. Agli occhi di uno spettatore distratto, desideroso di evasione, probabilmente sembrerà senza senso la continua ripetizione delle giornate di lavoro del giovane autista di autobus, Paterson, che ha lo stesso nome della cittadina dove vive nel New Jersey. Quando rientra a casa conversa con la sua compagna Laura, porta a spasso il cane e infine va a bere qualcosa nel pub di quartiere, dove fa due chiacchiere con qualche conoscente. Questa routine si ripete tutti i giorni, con le dovute piccole differenze, proprio come nella nostra vita reale. Il fine settimana ha qualche svago.

Sembrerebbe un film noioso e pesante, invece dobbiamo calarci nei piccoli particolari. Il nostro autista ha una grande passione che non lo abbandona mai: approfitta di ogni attimo libero del suo tempo per comporre poesie. È attento ad ogni dettaglio e da questo punto di vista infatti ogni giornata, seppure apparentemente identica alle altre, ha qualcosa di diverso.

Il film è ricco di citazioni e in particolare rende omaggio al poeta Williams Carlos Williams. Una curiosità: questo scrittore, vissuto tra ‘800 e ‘900, ha scritto un componimento dal titolo Paterson e con le sue opere ha dato nuova luce alla quotidianità. È esattamente lo stesso messaggio che ci vuole trasmettere il regista: la poesia trova spazio non in chissà quale evento straordinario e irripetibile ma nelle piccole cose apparentemente insignificanti dell’esistenza.

La colonna sonora è un elemento importante ed è molto bella, la fotografia di Frederick Elmes è ricca di colori pastello.

L’attore protagonista Adam Driver (n.d.r. coincidenza vuole che driver in inglese significa autista) ha partecipato all’ultimo Star Wars e lo vedremo anche nel prossimo episodio. L’attrice che interpreta Laura è Golshifteh Farahani, iraniana, che ormai vive in esilio a causa della nota rigida morale governativa, ha partecipato al film di Ridley Scott “Nessuna verità”.

In conclusione non possiamo che consigliare fortemente “Paterson” per la sua poetica ma se siete alla ricerca del tradizionale film di evasione evitatelo. Probabilmente non interesserà al grande pubblico ma se avete la possibilità provateci e non resterete delusi, ve lo posso garantire. È un piccolo gioiello del cinema.

I commenti non sono attivi per questo post