Pulcinella al Teatro Vascello

Al Teatro Vascello dal 30 novembre al 5 dicembre è in scena la rappresentazione teatrale Pulcinella dalla drammaturgia e coreografia di Aurelio Gatti. Un’opera di danza contemporanea ideata per la prima volta oltre 10 anni fa da un progetto tra amici: Marco Schiavoni, autore delle musiche, la costumista Giusi Giustino e Roberta Garrison che ha partecipato per la parte coreografica alla prima stesura.

Sul palco sei personaggi, Pulcinella e altri tre compagni, una bambola e un magazziniere. È difficile spiegare razionalmente la trama di questa rappresentazione: mal si adatta ad una comprensione pienamente logica e reale, sono le emozioni ad essere gli elementi portanti. Ottima l’illuminazione, sempre variegata, capace di valorizzare ombre e movimenti. Le musiche di Marco Schiavoni, nonché gli effettisonori, si accompagnano perfettamente ai passi di danza, dolci e sinuosi, attraenti nel loro equilibrio. Siamo rimasti veramente stupefatti da un’opera, seppur di breve durata, circa 70 minuti, intensa, mai noiosa o stancante; un’opera che ci porta verso un mondo onirico e immaginario al limite della contraddizione.

Tutto inizia con un temporale, nel suo dualismo di vita e morte (la pioggia simbolo di vita ma allo stesso tempo possibilità di distruzione): il magazziniere è intento a spostare delle casse di legno, è un uomo di una certa età, dalla barba incolta e dai capelli canuti. Dalle casse ben presto prendono vita alcuni personaggi, dall’espressione sarcastica e incredula. Pulcinella, dalle vesti nere come la sua maschera, e altri tre in tutto e per tutto uguali ma dalle vesti bianche. Dopo un po’ compare anche un altro personaggio, una bambola, dai movimenti meccanici e dall’indole cannibalesca! Il nostro magazziniere sarà la vittima di questi personaggi così indefiniti e anche assurdi, verrà portato in diversi luoghi attraverso un viaggio pauroso ma avvolgente: su una nave in mezzo al mare, in un tribunale, in un mercato.

Possiamo dire soltanto che quest’opera è imperdibile, saràimpossibile non rimanerne folgorati, stupiti e affascinati dalla sua perfezione.

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