se non l’avete fatto, prima di giudicare, vi invito a leggere i punti salienti della proposta di riforma costituzionale (potete leggere a riguardo l’articolo di Gaetano Massimo Macrì su MP News).
L’unico vero punto che mi lascia un po’ perplesso è l’inappellabilità in caso di sentenza di assoluzione, se infatti l’obiettivo della riforma è rendere di pari peso i due piatti della bilancia (ovvero accusa e difesa) con questa scelta si verificherebbe un’oscillamento sbilanciato nei confronti della difesa. L’accusa infatti non avrà la possibilità di chiedere l’appello.
Qualche dubbio me lo pone il fatto che l’obbligatorietà dell’azione penale sia sottoposta ai criteri stabiliti dalla legge: è necessario vedere quali saranno questi criteri.
Molto bene invece è l’introduzione della responsabilità diretta dei magistrati: questa infatti già con il referendum del 1987 promosso dai radicali era stata confermata con l’80% dei votanti, aboliva alcuni articoli del codice di procedura civile esprimendo quindi la volontà di introdurre la responsabilità civile dei magistrati.
Naturalmente sarà necessaria la legge ordinaria per completare gli aspetti di questa riforma, allora potremmo valutare pienamente gli effetti (positivi o negativi che siano).
I commenti non sono attivi per questo post