Verso il rinnovabile

I combustibili fossili sono oggi la forma più utilizzata per la produzione di energia elettrica e per “muovere” i nostri mezzi di locomozione quali automobili, bus, camion, ciclomotori… Da anni si parla di inquinamento atmosferico e di relative soluzioni alternative all’uso del petrolio, ma in pratica la ricerca è incentrata sul miglioramento dei motori a combustione interna (diesel e benzina), tralasciando in secondo piano combustibili alternativi già esistenti ma necessari di altri miglioramenti: alcuni di questi sono GPL, metano, biodiesel e GECAM (gasolio bianco). Il GPL e il metano sono già disponibili immediatamente con automezzi già predisposti, che comunque hanno due lati negativi: il primo e il più importante è la difficoltà nel reperire il carburante (per cui è consigliato munirsi di doppio impianto cosicché è possibile utilizzare sia la benzina sia il metano o il GPL), inoltre il prezzo di questi autoveicoli è leggermente superiore. Al giorno d’oggi  è ancora un’eccezione alla regola possedere veicoli di questo tipo, per motivi esclusivamente commerciali.
Se GPL e metano sono carburanti di nicchia (rappresentano soltanto il 4% del parco macchine in Italia) allora biodiesel e gasolio bianco sono nient’altro che progetti per il futuro! Il gasolio bianco è un’emulsione di acqua (10%) in gasolio che permette di ridurre le emissioni di alcune sostanze inquinanti fino al 50% circa ed è già utilizzato dal 20% del trasporto pubblico italiano. È stato rilevato però un leggero aumento dei consumi di pochi punti percentuale che sarebbe compensato da un inquinamento atmosferico inferiore; in un documento del Comune di Bologna si afferma anche una diminuzione della potenza del motore e difficoltà all’avviamento in condizioni di freddo intenso.
Altra alternativa al diesel normale è il biodiesel, è un biocombustibile prodotto attraverso una reazione tra un olio vegetale e alcool metilico: l’utilizzo di questo carburante è molto limitato oggigiorno per la mancanza di sufficienti dati sperimentali tali da giustificare un suo eventuale utilizzo. Il biodiesel  innanzitutto non si deve utilizzare puro altrimenti il motore “va a farsi friggere”! E’ consigliato utilizzare una miscela con il 20% di biodiesel altrimenti si hanno problemi con i materiali plastici; si nota inoltre una perdita di potenza del 5% circa e un aumento dei consumi di circa il 7%.
Dopo aver esposto in maniera sintetica i tipi di carburanti alternativi a benzina/diesel attualmente disponibili sul mercato italiano, possiamo osservare che il carburante migliore alternativo ai derivati del petrolio è il GPL che permette di risparmiare fino al 40% sulla spesa e di ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti. Certamente considerando che dovremo ridurre almeno del 60% le emissioni di anidride carbonica per rovesciare la tendenza al riscaldamento globale, queste alternative non sono la soluzione definitiva; nondimeno sono delle ottime soluzioni di transizione verso un mondo basato sull’energia rinnovabile.

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