Il 4 aprile scorso Bill Gates ha parlato del successore di Windows Vista, durante il meeting annuale dell’Inter-American Development Bank tenutosi a Miami. La stampa non specializzata ha subito divulgato la notizia che nel 2009 uscirà sul mercato Windows 7, successore di Vista: in realtà, come riportato dal rinomato sito arstechnica.com, le parole di Gates sono state travisate. E’ certamente in via di sviluppo un nuovo OS, ma i tempi sono necessariamente lunghi, probabilmente sarà pronta entro la fine del 2009 una versione base per i beta tester (persone esperte che testano un prodotto ancora sperimentale e inviano agli sviluppatori un feedback). Per passare dalla beta (versione provvisoria) alla versione definitiva fu necessario un anno per Xp, mentre per Vista ben 18 mesi: facendo un calcolo approssimativo, Windows 7 non vedrà il mercato prima del 2011. Dobbiamo inoltre ricordarci che Vista è stato rilasciato solo 14 mesi fa, che è già uscito il primo Service Pack (un pacchetto che riunisce tutti gli aggiornamenti e ne implementa di nuovi) e che probabilmente ne uscirà un secondo: per non parlare del terzo SP per Xp, in ritardo per problemi relativi ad alcune incompatibilità. In questo panorama è possibile intuire che gli ingegneri Microsoft hanno al momento ben altre priorità.
Abbandonare lo sviluppo degli aggiornamenti per Vista equivarrebbe ad accettare una colossale sconfitta che danneggerebbe fortemente l’immagine dell’azienda, già colpita da forti pregiudizi ostili, rincarati da Windows Vista. L’ultimo sistema operativo (OS) infatti e’ stato un duro colpo: non fosse stato per alcuni elementi negativi, che hanno svalutato l’intero prodotto, Vista non sarebbe stato circondato da così tanta perplessità. In particolare, le esigenti richieste hardware accompagnate dalla lentezza dei tempi di avvio e chiusura, l’eccessiva frammentazione dell’offerta (ben 7 versioni) e costo delle licenze, varie incompatibilità di software e hardware (abbastanza normale per un nuovo OS), un sistema di protezione dell’utente smisurato e altri piccoli inconvenienti. Con il nuovo Service Pack molte problematiche dovrebbero essere risolte o quantomeno attenuate.
Secondo indiscrezioni Windows 7 sarà un sistema modulare, con una maggiore integrazione mobile e funzionalità touchscreen. Per sistema modulare s’intende un sistema che può essere personalizzato con diversi moduli. Infatti, numerose applicazioni di Windows non sono necessarie a tutte le tipologie di utenti, garantendo così libertà di scelta e liberandosi delle accuse di monopolio. Per quanto concerne l’integrazione mobile si prospetta la possibilità di effettuare un roaming senza interruzioni tra le differenti tecnologie wireless (Wi-Fi, WWAN, WiMax, etc.), così da rimanere sempre connessi. Infine si pensa ad un’implementazione di un sistema touchscreen, tanto caro a Bill Gates.
E’ ancora veramente troppo presto sapere cosa ci dovremmo aspettare dal nuovo Windows, solo una cosa e’ certa: il kernel, il cuore del sistema, sarà molto più leggero in termini di dimensioni.
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CHI SONO?
Carlo Guglielmo Vitale, classe ’87, romano, disabile (distrofia muscolare). Appassionato a tutte le forme d’arte (musica, cinema, teatro, pittura) e di pensiero (filosofia, poesia)… Giornalista pubblicista, Laurea in Scienze Politiche, dipendente della Regione Lazio selezionato con pubblico concorso. Socio dell’Associazione Culturale Meltin’Pot sin dalla sua fondazione nonchè collaboratore della testata MPnews. -
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